sabato 23 febbraio 2013

C'ERA LA NEVE E IL FUMO SALIVA LENTO

Cosa? Si, qualcosa di appiccicoso sulla faccia...Sale e scende, gli bagna il naso.
Ruggero a fatica apre gli occhi. Dove si trova?La stanza ha qualcosa di famigliare,vagamente famigliare. Si trova sdraiato su un letto. Un letto a castello e lui  sta su quello che si trova in basso. Non ha mai amato dormire sopra. Da bambino aveva paura di cadere, durante la notte, e di spaccarsi la testa
"Quale testa?"Gli chiedeva sempre sua madre..Non vedeva il figlio,ma il sopravvissuto sbagliato. La sua bambina non aveva nemmeno fatto un giro di prova su questo pianeta, in compenso gli hanno lasciato un prodotto scadente. Non avrebbe mai fatto nulla di buono.
Achille abbaia ,gli fa le feste
"Bè,almeno uno è contento di vedermi. Almeno tu nell'universo"Bofonchia mezzo addormentato De Felice

"Nevica!"Dice un ragazzino,aprendo la porta della camera con furiosa gioia fanciullesca
"Davvero?"
"Si,guarda dalla finestra. Io e Marco abbiamo fatto un pupazzo di neve. Ora vado a trovare Francesco, dice che con questo tempo gli è venuta in mente una storia..."
"Una storia?"
"Una storia,è bella! La vuoi sentire?"
Capendo che non ha scampo e sentendosi indebolito, Ruggero abbozza un palesemente finto interessamento con un gesto della mano.
"Bè, è particolare. Si,perchè devi sapere che io e Francesco amiamo scrivere..Anche tu?"
"Uhm...Certo,si"
"Scrivi?"
"Si"
"Davvero?"
"Davvero"
"Figo!Io voglio fare lo scrittore!Anche Francesco. Lui ha tanta fantasia, io bè...Ci provo.Ma sai, non sono capace di fare niente. Lo dice sempre la mamma, Marco no. Lui è un bravissimo giocatore di calcio, dicono che ci farà diventare miliardari."
"Milionari"
"Così poco?"
"Poco?"Ruggero è intontito ,ma sa questo cretino che esiste l'euro?
"Si,un milione in lire?No,vogliamo i miliardi!"
"Lire?Ma..Non ci sono più!"
Il ragazzino ride
"Dove mi trovo?"
"A casa a Lanzada ,che domande"
"Lanzada?Ci son cresciuto....Ma come..."
"Vuoi sentire la storia,ci metto poco eh!"Il tono della voce è duro e meccanico.Quasi non umano
"Racconta"
"La storia di un tizio. Uno qualunque,un nostro paesano. Cresce in un posto come questo. Ha il padre che lavora in svizzera come Muratore e fa altri lavoretti,passa il tempo a cercare la sua rivoluzione perduta,poi ha un fratello che è un campione. Sai di quelli che alla mattina si svegliano con l'alito profumato e perfettamente pettinati,un amico che è uno sfigato come lui. Sognano e fantasticano storie su storie. E una ragazza,ma questa arriva dopo,come anche il bambino che lei perderà. Il nostro eroe cerca in tutti i modi di scappare dalla sua mediocrità. In tutti i fottutissimi modi.Non ci riesce, scopre che è solo un piccolo mediocre,uno di quelli che passa la vita in ombra,un mestierante a cottimo della parola.La rabbia lo porta a essere scortese,a trattare male il prossimo, mi segui ?"Chiede il ragazzino
"Si,ti seguo"
"Insomma ne lascia di cadaveri per strada. Non c'è il giorno che sua madre muore,sbatte il padre in un ospizio e lo dimentica lì. Causa volontariamente un incidente al fratello che rimarrà zoppo tutta la vita. Da grande diventerà un alcolizzato.Insomma questo tizio scopre che l'odio lo fa andare avanti,ma dove?Non si accorge che la gente ha già dimenticato il suo Best Sellers, quella merda di Re senza corona. Finisce a scrivere programmi dozzinali su misteri e cazzate simili.La sua vita fa schifo, ha pure abbandonato in autostrada quel bel cane lì.Ti piace come storia?"
"Vai avanti"Ruggero sente un dolore intenso allo stomaco,e un senso di sconforto e rabbia contro sè stesso che fa male,tanto male,male da morire.
"Insomma questo tizio riceve una missione:scoprire cosa è successo in un villaggio di montagna in Lombardia. Lui ci va, gli capitano strani incontri e storie. Lui però è un pirla e non ha ancora capito. Ora è al bivio:combattere per salvarsi o farsi inghiottire dall'Altrove,dove l'aspettano gli Antichi?"

Ruggero ora vede bene in faccia il ragazzino: è lui. Prima quando ancora era un piccolo e fragile sognatore,uno che con la fantasia pensava di salvarsi dal mondo.
Un mondo cattivo che non lo voleva ,non l'accettava.

"Cosa devo fare?"
"Vestiti e scendi.Oggi nevica, il fumo sale lento.Papà sta spaccando la legna,fa caldo. Si sta bene. Ci sono tutti, gli ultimi rimasti. Cerca di salvarli,cerca.Ti auguro tanta fortuna Ruggero. Lo so che non sei così cattivo,come molti pensano.

Ruggero esce dalla camera e va incontro all'ignoto,al suo destino.
Si gira solo una volta per salutare quel ragazzino e augurargli tutto il bene possibile e immaginabile

FINE PRIMA PARTE

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