domenica 13 gennaio 2013

PRIMO BRUTTO RICORDO:MARCO

Dove è finito?Ruggero piegato in due dalla fatica tenta di rimembrare la direzione presa dal ragazzino. C'è qualcosa che non torna ...L'aveva seguito in salita per una viuzza che concludeva all'interno di una piazza, (quante piazze ha questo paese?Possibile che sia così vasto?)ora c'è una trasversale a destra,un'altra di quelle vie strette e ripide che abbondano nei paesi di montagna.
Achille?Non lo sente nè  vede più. Decide di cercare la sua jeep e partire, cosa ci fa in quel posto così incasinato?Si,certo! La jeep!Ma dove l'ha parcheggiata?Dove si trova precisamente ora?"Ok,torno indietro. Non può cambiare la strada alle mie spalle"Così si volta e parte convinto di camminare lungo la via che ha percorso rincorrendo quel maledetto ragazzino.
"Aveva i capelli corti,bruni,come...No,lunghi e biondi..No.."La mente cerca di portare a galla il viso di quel fanciullo,ma comprende di non riuscire a dar un volto preciso al ragazzino.
Da quanti giorni è fermo in questo paesino?Gli sembra di rammentare una notte turbolenta,con tanto di attacco misterioso da parte di una forza ostile e sicuramente non umana. Un brivido freddo scorre come corrente elettrica lungo la sua spina dorsale.
Un momento...Ma da quando c'era un negozio di alimentari sulla sinistra ?Quella viuzza del cazzo era la tipica strada con le case in pietra. Ed è idea sua o si sta muovendo il terreno sotto i suoi piedi.La strada pare un animale che respira e si muove.Si sente trascinare verso il basso,piccole onde sotto i piedi gli fan quasi perdere l'equilibrio.Quasi.
Un urlo gli si blocca in gola. Troppo terrorizzato per gridare. Corre,mossa stupida e senza senso,ma che altro potrebbe fare? Corre!
Il paese è vivo e si modifica.Crollano case e se ne formano altre,le vie cambiano direzione. L'Altrove è così?
Le sue gambe lo portano lungo un sentiero di montagna:stretto e immerso,sperduto ,all'interno di un bosco fitto.Ci manca solo di perdersi in un luogo simile..Scivola,tenta da Fantozzi provetto quale è di mantenersi in equilibrio, ma cade rovinosamente a terra e rotola,rotola,rotola, si ferma sul bordo di un ruscello.
Si mette a sedere , faticosamente , prende la testa fra le mani e comincia a piangere a bassa voce.
"Ruggero!Ruggero!"Una voce. Giovane, allegra.

De Felice si volta per scrutare da donde giunge il richiamo. Un ragazzino con un pallone in mano , è fermo all'inizio del sentiero che porta al torrente.
Il fanciullo scende abilmente il rapido sentiero e si ritrova al cospetto dello scrittore.
"Ciao..."Mormora l'uomo
"Eh,lo sapevo.Sei sempre qui.Sai che dopo la mamma si arrabbia?"Dice con tono paternalistico il giovane calciatore.
"Oh,certo..Ma sono andato dal giornalaio,solo che..."
"Solo che ci sei andato dopo un paio di ore.Ti sei come sempre perso nelle tue camminate eh?Non c'era più la Padania e mo la senti! Comunque ci son passato io. Scrivi ancora?"Chiede Marco
"Ehm..Si,si , cioè...Scrivo,ma..."
"La mamma dice che è una perdita di tempo,sai?Non lo so.Però penso che dovresti iscriverti a qualche scuola di calcio,come me. Guarda è bello ci son tanti altri ragazzini..."Non finisce la frase
"No,no!Odio stare con gli altri ragazzini.Ho i libri e poi non sono solo.."
"Non sei solo?"
"No"
"No?Guarda che gli amici immaginari non contano. Te lo dico, come fratello maggiore."
"Sto bene così, credimi."
"Boh la mamma dice...."
"NON ME NE FREGA UN CAZZO! UN CAZZO ! NON ME NE FREGA NULLA DI LEI! VOLEVA UNA BAMBINA?SONO NATO IO! COSA DEVO FARE?COSA POSSO FARCI?COSAAA!!!"Urla Ruggero mettendosi in ginocchio e picchiando l'erba con i pugni
Il pianto è forte,violento,si sente scuotere dai singhiozzi,sente il peso assoluto e totale della solitudine.
"Vieni a casa , Ruggero. Ci penso io alla mamma, ok?"Il tono dolce del fratello,la sua mano che delicatamente sfiora il suo viso,calmano l'uomo.
Così alzandosi in piedi e lasciandosi portare dal ragazzino,  prende la strada per casa.


Nessun commento:

Posta un commento